Parco Naturale Prealpi Giulie
Un diamante incastonato nella splendida regione del Friuli Venezia Giulia.
Le informazioni che seguono sono un estratto dal sito del Parco che vi consigliamo di visitare.
Il Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie è stato istituito nel 1996 e si estende su poco meno di 100 km2 compresi nel territorio dei comuni di Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone in provincia di Udine. Include le parti più elevate delle catene del Monte Plauris (m 1958), dei Monti Musi (m 1869) e del Monte Canin (m 2587), scendendo di quota solo in corrispondenza della frazione di Povici a Resiutta e nella Valle del Torrente Mea a Lusevera. La specificità della zona è determinata dal contatto di tre aree biogeografiche diverse, mediterranea, illirica ed alpina, che concorrono a determinare una straordinaria biodiversità.
Flora
La vegetazione che si incontra percorrendo le vallate del Parco è il marcato risultato dell’azione congiunta di due fondamentali fattori ecologici: il particolare regime climatico ed il substrato geologico. L’elevata piovosità, sui Monti Musi si registrano le più abbondanti precipitazioni a livello europeo, temperature relativamente miti ed escursioni termiche limitate concorrono a determinare un regime climatico di tipo oceanico che favorisce, assieme alla particolare natura dei terreni, lo sviluppo di una vegetazione ricca e diversificata.
Ne consegue un patrimonio floristico costituito da più di 1200 specie e sottospecie e oltre 60 endemismi fra i quali la Campanula di Zoys, la Genziana di Froelich, il Geranio argenteo e il Papavero delle Alpi Giulie.
Fauna
Nell’area del Parco convivono specie faunistiche di origine meridionale, circummediterranea ed orientale. Sono presenti tutti gli ungulati alpini (capriolo, cervo, camoscio, stambecco e cinghiale) oltre ad altri importanti mammiferi fra i quali il gatto selvatico, diversi specie di mustelidi, roditori ed insettivori.
Negli ultimi anni le presenze dell’orso bruno e della lince sono state ripetutamente confermate da numerose segnalazioni di tracce e avvistamenti in Val di Uccea, Val di Musi e Val Venzonassa.
Fra l’avifauna sono state censite 100 specie di cui 89 sono risultate certamente nidificanti e 11 con nidificazione probabile; fra queste sono frequenti diversi rapaci (gufo reale, allocco, civetta capogrosso, aquila reale, astore, poiana, grifoni), tutti i tetraonidi dell’arco alpino (gallo cedrone, gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte) e diverse specie di corvidi, picidi e passeriformi.
La coturnice simbolo del Parco naturale delle Prealpi Giulie è ben distribuita, favorita dai numerosi ambienti adatti che si trovano sui versanti meridionali dei rilievi.
Ben rappresentati sono anche anfibi, rettili ed insetti che trovano nell’estrema variabilità del paesaggio che caratterizza il Parco, condizioni ideali di vita e suscitano l’interesse di appassionati e ricercatori.
Geologia
L’evoluzione della regione alpina avvenuta nel corso dei millenni ha caratterizzato notevolmente l’area del Parco, accostando in poco spazio caratteristiche morfologie fluviali ad altre tipicamente glaciali.
Così nelle parti superiori delle valli sono ancora ben visibili antichi archi glaciali ancora perfettamente conservati e immediatamente a nord della cima del M. Canin anche un piccolo residuo di ghiacciaio ancora persistente.
Nei fondovalle sono numerose le forre e i salti dei corsi d’acqua che determinano spettacolari rapide e cascate, fra le quali particolarmente imponenti sono quelle del Fontanone Barman e del Fontanone di Goriuda.
La morfologia di tipo carsico trova il massimo sviluppo nell’altopiano del Foran dal Mus, ai piedi del Monte Canin. Quì sono rappresentati tutti i fenomeni caratteristici, sia superficiali che profondi; i primi nel loro insieme creano un vero e proprio giardino carsico. I secondi assumono particolare rilevanza nei pressi del Col delle Erbe, dove sono localizzate le maggiori cavità della zona, alcune profonde oltre 1000 m.
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Fonte testo e immagini: parcoprealpigiulie.it