Ladinia
Col termine Ladinia si indica genericamente, con varietà di accezioni e caratterizzazioni territoriali, la regione alpina dolomitica ove è storicamente endemica la lingua ladina, una regione culturale quindi a cui non corrisponde alcun ente amministrativo unitario, né attualmente né storicamente.
Tra le accezioni più diffuse, a fianco di quella più naturale che identifica la Ladinia con l’interezza del territorio in cui la lingua ladina è parlata, risulta diffusa con particolarità l’accezione che identifica la regione con la sola porzione di territorio ladinofono che prima del 1918 apparteneva all’Austria-Ungheria: tale accezione è particolarmente rivendicata da alcuni enti e movimenti d’opinione locali.
Le popolazioni retoromanze intorno all’anno mille occupavano un’area molto estesa nelle Alpi centro-orientali, che andava dalla Svizzera (Canton Ticino e Canton Grigioni) fino alle Alpi Giulie (attuale Slovenia occidentale).
Il ladino, parlato dai gruppi geograficamente più centrali di queste popolazioni, deriva dall’idioma latinizzato parlato dalle popolazioni indigene, di origine celtica e/o retica e romana, che partire dal V secolo può aver ricevuto ulteriori apporti latinofoni dalla Rezia, dal Norico e dalla Pannonia a causa delle emigrazioni dovute alle invasioni dei Bavari e Rugi germanici, degli Avari e degli Slavi. Successivamente i parlanti di queste varietà neolatine venivano indicati dai parlanti di lingua tedesca come Welsch (opponendoli a sé stessi e ai Windisch, gli Slavi), mentre essi stessi si autodefinivano latini (da cui il termine dialettale ladin). Il termine si diffuse a partire dal XVIII secolo anche negli ambienti tedeschi (Ladinisch) per designare le popolazioni in via di germanizzazione soggette al Tirolo.
Alla Ladinia apparterrebbero oggi i soli comuni di lingua ladina della Val di Fassa (TN), della Val Badia (BZ), della Val Gardena (BZ), dell’alta val Cordevole (BL) e dell’Ampezzo (BL), tutti ex-asburgici, a cui secondo diverse accezioni vanno aggiunti tutti gli altri comuni ladinofoni riconosciuti ufficialmente dalla legge 482/1999 sulle minoranze linguistiche, tutti attualmente appartenenti alla provincia di Belluno.
L’area prende il nome da quello dei suoi abitanti, i Ladini, popolo montanaro che parla in maggioranza la lingua ladina, facente parte del ceppo reto-romanzo delle lingue neo-latine. Secondo i fautori della Ladinia come territorio esclusivamente ex-asburgico non è corretto far riconoscere come ladina una parlata di un territorio che non sia stato conquistato all’Impero Austro-Ungarico con la fine della Prima guerra mondiale, malgrado numerose prove glottologiche contrarie a questa tesi; in ogni caso per questo movimento d’opinione non è il ladino in termini linguistici a qualificare la Ladinia bensì la circostanza storica dell’annessione all’Italia a seguito della Prima Guerra Mondiale. La tesi parziale che la Ladinia così definita sia l’unica area caratterizzata da una vera lingua ladina è fortemente avversata dagli enti culturali ladini della provincia di Belluno, e non trova rispondenza nelle leggi ed atti ufficiali dello Stato Italiano.
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(Fonte: wikipedia.org)
Links:
– I Ladini e il loro territorio >>>
– Ladinia.it – Val Badia >>>
– Ladinia.net – Dolomiti Ladine >>>
– Union Ladina >>>
Foto di copertina da Ladinia.it