Cortina d’Ampezzo
Cortina è il più grande e il più famoso dei 18 comuni che formano la Ladinia.
Rinomata località turistica invernale, che ha ospitato le Olimpiadi invernali del 1956 e ancora oggi è teatro di numerosi eventi sportivi di importanza internazionale.
Con la semplice denominazione di Ampezzo del Cadore, il comune fece parte della provincia di Trento (all’epoca comprendente anche l’Alto Adige) fino al 1923, quando vi fu l’aggregazione del territorio alla provincia di Belluno. Durante il periodo austro-ungarico (1511 – 1918) il comune faceva ancora parte del Tirolo.
Alcuni esperti hanno ipotizzato che la parola “Cortina” possa derivare dal diminutivo di curtis (dal latino tardo, “corte”), che nell’Alto Medioevo indicava piccole unità territoriali facenti parte di un feudo, e comprendenti case e terre, alcune delle quali usufruibili liberamente dai paesani, altre invece proprietà private del signore. Ma “Cortina” poteva anche indicare una “piccola corte”, cioè uno spazio delimitato da un muretto, utilizzato in passato per le funzioni religiose e come cimitero.
Forse già in epoca romana poteva esistere un centro abitato in Ampezzo – ma non vi sono testimonianze certe a sostegno di questa tesi – ove sorgeva per l’appunto questa “cortina”.
Secondo lo studioso Mario Toller, anche Ampezzo trarrebbe le proprie origini dal latino: o dalla locuzione ad piceum, ossia “presso l’abete”, o dalla parola amplitium (a sua volta derivante da amplus, “ampio”), cioè “luogo aperto e spazioso”.
Lorenza Russo, invece, ritiene che tale etimologia sia sorpassata e che sia piuttosto da ricercare più indietro nel tempo «risalendo a una radice prelatina amp-/amb- che designa piante selvatiche da cui si estrae un liquido atto alla fermentazione, dalla quale sia il nome italiano che le denominazioni atesine del lampone: ampomola (Val Lagarina), ampoma (Val di Sole) e ampomes (Val Gardena)».
Da un punto di vista prettamente storico, la prima testimonianza del nome di questa località montana nonché della presenza in Ampezzo di una comunità stabile, risale a un antico documento notarile datato 15 giugno 1156, data secondo la quale due fratelli, Giovanni e Paganello, acquistarono un appezzamento di terra da un possidente trevigiano. Artroto, il notaio che stilò il rogito di compravendita, specificò che il nome del luogo in cui si trovavano tali terreni era Ampicium Cadubri, “Ampezzo del Cadore”.
La più antica testimonianza dell’accostamento di queste due deonominazioni, Curtina ampitii, si riscontra invece in un documento del 1317, oggi conservato nell’archivio della Regola Alta di Lareto.
Cortina è situata al centro della Conca d’Ampezzo, nell’alta Valle del Boite, che fu il bacino terminale di un antico ghiacciaio quaternario, ed è posizionata tra il Cadore (a sud) e la Val Pusteria (a nord), la Val d’Ansiei (a est) e l’Alto Agordino (a ovest). Con i suoi 254,4 km², Cortina d’Ampezzo è il secondo comune più esteso del Veneto (dopo il capoluogo Venezia).
Le formazioni geologiche presenti all’interno del Parco naturale regionale delle Dolomiti d’Ampezzo sono di chiara origine sedimentaria, risalenti ad un periodo compreso tra il Triassico medio (230 milioni di anni fa) e il Cretacico superiore (90 milioni di anni fa) dell’era mesozoica, costituite principalmente da rocce quali la dolomia e il calcare.
Cortina è circondata a 360° dalle Dolomiti Ampezzane, facenti parte della sottosezione delle Dolomiti di Sesto, di Braies e d’Ampezzo, nelle Alpi Orientali, che conferiscono alla vallata una bellezza unica al mondo. Tra le montagne più famose si ricordano le Tofane a ovest, il Pomagagnon a nord, il Cristallo a nord-est, il Faloria e il Sorapiss a est, il Becco di Mezzodì, la Croda da Lago e il gruppo del Nuvolau a sud. Il territorio comunale varia d’altitudine da un minimo di 1.057 m a un massimo di 3.244 m, con un’escursione altimetrica pari a 2.187 m. Il centro urbano, invece, si trova all’incirca a 1.224 m d’altitudine.
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