Castel Caldes
In Val di Sole, a circa 3 chilometri da Malè, si trova Castel Caldes, una grande casa-torre duecentesca a cinque piani.
Costruito tra il 1230 ed il 1235, grazie alla concessione, da parte del vescovo Gerardo, a Rambaldo ed Arnoldo da Cagnò.
L’esterno è meno affascinante dei tipici castelli medievali, però è molto significativo dal punto di vista architettonico, in quanto risente dell’incontro di varie culture, che si esprime in questa residenza nobile alpina.
La parte antica, quella che risale ai da Cagnò, è costituita dalla grande torre a cinque piani, che si trova nella parte sud-ovest del dosso. Nel 1464 passò per donazione alla famiglia Thun, che fecero costruire un nuovo edificio a pianta quadrata e di un piano più basso, inglobando la torre e conferendo al castello l’attuale struttura.
Un nuovo ampliamento fu fatto eseguire, all’inizio del seicento, da Argobasto di Thun, e consiste nella torricella del lato nord dove, all’interno, si trova la scala a chioccola in pietra.
Il gruppo monumentale del castello comprende anche la piccola chiesa costruita alla fine del cinquecento e dedicata alla Beata Vergine Maria, da ammirare un ciclo di affreschi del veronese Giovanni Cinquetti eseguiti tra il 1670 ed il 1675.
L’interno di Castel Caldes è affascinante, i piani interrati ed il primo sono realizzati a volte, molte sale sono affrescate, bello il salone da ballo e la stanza del conte.
Salendo la scaletta in legno della torre si entra in una piccola stanza, con voltino a crociera e completamente affrescata. Questa stanza è conosciuta come la “prigione di Olinda”, la leggendaria contessina Marianna Elisabetta Thun morta per amore.
La contessina, figlia di Rodemondo, si era innamorata di Arunte, menestrello di corte. Rodemonto per impedire il matrimonio tra i due giovani, fece rinchiudere Olinda in questa stanza, e la leggenda vuole che tutti gli affreschi siano opera sua.
Nel corso dell’ ottocento il castello fu acquistato da una famiglia locale, oggi è proprietà della Provincia Autonoma di Trento e sede di esposizioni temporanee.
Dall’alto, dalle pendici del Monte Vesa, il Castello di Caldes è dominato dalle rovine dell’imponente mastio della ROCCA di SAMOCLEVO.