Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Spettacolari forre, specie endemiche, rupi dolomitiche, circhi glaciali, fauna e flora da ammirare.
Dal sito Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Il territorio montano del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi si presenta oggi agli occhi del visitatore coperto di vaste aree boschive che spesso nascondono numerosi e importanti segni della presenza e del lavoro dell’uomo (sentieri, edifici e altri manufatti).
In molti casi, accanto a questi segni, la toponomastica conferma un’intensa antropizzazione dei luoghi, suggerendo attività pregresse (Mandriz, Val Vachera, Pian de le Stèle, Col de le Scàndole, Val Carbonère), caratterizzazioni o trasformazioni del paesaggio vegetazionale (Carpenada Alta, Pinei, Pala dei Faghèr, Costa dei Làres), credenze condivise (Piaza de le Strighe, Piaza del Diàol, Cògol de le Vane).
L’abbandono di molte attività agro-silvo-pastorali ha ridotto le frequentazioni quotidiane della montagna, accentuando la distanza fra lo spazio abitato del fondovalle e i monti e allentando legami profondi con un ambiente spesso avaro, ma fondamentale per la sopravvivenza.
Per sostenere la presenza e le attività umane in ambienti difficili e complessi come quelli montani, il Parco ha contribuito al recupero e alla riqualificazione di malghe ed altri edifici rurali ancora potenzialmente fruibili. Una scelta necessaria per conservare habitat e paesaggi e per valorizzare produzioni tipiche e di qualità.
La Storia
I territori che oggi sono compresi nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi sono stati assiduamente frequentati per millenni e conservano preziose testimonianze della presenza umana.
Tra le più importanti vanno ricordate i numerosi siti archeologici preistorici, il centro minerario di Valle Imperina, che vanta una storia di oltre mezzo millennio, la certosa di Vedana, le chiesette della fascia pedemontana, gli antichi ospizi medioevali della Val Cordevole, le strade militari, le malghe e tutti i segni cosiddetti “minori” dell’antico vivere dell’uomo in montagna.
La storia del territorio del Parco è anche e soprattutto storia delle comunità che per secoli sono vissute e hanno lavorato in un ambiente difficile con il quale hanno saputo raggiungere delicati punti di equilibrio.
Cosa vedere
Gli Accessi naturalistici
- Spettacolari forre, specie endemiche, rupi dolomitiche, circhi glaciali, fauna particolarmente sensibile ai mutamenti ambientali e al disturbo antropico.
Strutture informative e didattiche
- Le strutture per avere informazioni sul Parco o svolgere attività didattiche sono numerose: tre centri visitatori, un giardino botanico e un centro per l’educazione ambientale. Ideate sia per il turista sia per il residente, non vogliono essere semplici strutture informative, ma luoghi di scambio e di confronto culturale.
Musei
- I 15 Comuni del Parco ospitano numerosi Musei, dedicati all’arte, alla storia, alla cultura locali. Accanto a grandi istituzioni pubbliche ci sono piccole raccolte nate dalla passione dei privati.
Foresterie, Ostelli ed altre strutture ricettive nel Parco
- Rifugi e bivacchi, ostelli e foresterie, bed & breakfast e aziende agrituristiche, alberghi e case per ferie autogestite. Chiunque può trovare nel Parco la struttura più adatta alle sue esigenze di alloggio.
Fonte: Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi