Radicchio di Chioggia IGP
Chiamato in dialetto chioggiotto “radicio de Ciosa” è una particolare specie di radicchio, appartenente al gruppo delle cicorie.
Molto famoso anche a livello nazionale, per le sue proprietà e per il suo buon gusto.
Il radicchio chioggiotto, a differenza di quello trevigiano, ha una forma rotonda, che richiama proprio la rosa; da qui rosa di Chioggia.
La varietà di Chioggia è stata selezionata negli anni ’30 dall’incrocio del radicchio trevigiano (la cui coltivazione invece risale al XV secolo) e l’indivia. Le tecniche di selezione naturale di questo vegetale si sono raffinate intorno agli anni ’50, ottenendo piante a foglia screziata, di maggiore resistenza ai parassiti e più facilmente conservabili.
Specificamente, la rosa di Chioggia ha proprietà diuretiche e digestive.
In quanto vegetale, il radicchio è composto d’acqua, con bassi livelli calorici, notevole contenuto proteico riferito alla parte secca e alto tasso di potassio, fosforo e calcio.
Possiede quindi un basso contenuto calorico (circa 12 Kcal per 100 grammi di prodotto), ma in compenso è ricco di fibre, di vitamine e di sali minerali, ed è per questo sicuramente adatto a tutte le diete.
Fonte: wikipedia >>>
Radicchio di Chioggia IGP
E’ anch’esso figlio del più blasonato Radicchio di Treviso, il primo a fregiarsi in Europa del marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP), e si distingue per la forma sferica molto compatta, le foglie di colore rosso più o meno intenso con nervature centrali bianche che richiamano quella di una rosa.
Il Radicchio di Chioggia IGP prende il nome dal luogo che gli ha dato fama, la graziosa città lagunare di Chioggia, a sud della laguna veneta, ma viene coltivato anche in altri comuni delle province di Padova, Rovigo e Venezia. Esportato in tutta Europa, è una tipicità di antiche tradizioni come riscontrato nel quaderno mensile dell’Istituto Federale di Credito per il Risorgimento delle Venezie (marzo 1923), nel volume “Cenni di economia orticola” di Pagani-Gallimberti dove viene indicata la tecnica colturale del radicchio ottenuto negli orti lagunari e infine nello studio “Orti sperimentali di Chioggia” (1935) in cui si riscontrano ricerche sulle nuove varietà di ortaggi e cicorie con particolare riferimento al radicchio.
Prodotto nelle tipologie “precoce” e “tardiva” questo ortaggio croccante e leggermente amarognolo è ricco di fibra, vitamine, di calcio, fosforo e magnesio, con proprietà antiossidanti e antiradicali, diuretiche e depurative. Il Radicchio di Chioggia IGP si consuma soprattutto crudo, ma riserva piacevoli sorprese al palato anche da cotto in ricette di diverso tipo.
Fonte: veneto.to >>>
Link: Consorzio Tutela del Radicchio di Chioggia IGP >>>
Foto di copertina da veneto.eu