FVG: agricoltura e investimenti
Agricoltura: Shaurli, i bandi per le misure sugli investimenti partiranno entro la fine di luglio
In autunno sarà la volta delle filiere, ha annunciato l’assessore regionale in occasione dell’Assemblea dei delegati di Confagricoltura Fvg. Il malfunzionamento di Agea è un problema molto serio, ha denunciato Cressati, che va risolto una volta per tutte
«Entro la fine di luglio si apriranno i bandi per tutte le misure più consistenti del Psr, quelle relative agli investimenti. In autunno sarà la volta delle filiere», ha annunciato l’assessore regionale alle risorse agricole, Cristiano Shaurli, in occasione di un convegno sui mercati e le politiche agricole, organizzato da Confagricoltura Fvg a margine dell’Assemblea dei delegati, svoltasi a Mossa. «Riguardo ai problemi di Agea, l’organismo pagatore in agricoltura – ha aggiunto – abbiamo proposto di intervenire con personale regionale messo a disposizione dell’Agenzia, a Roma, nuovamente commissariata e con mille problemi funzionali che si ripercuotono sulle aziende agricole italiane e regionali». Su questo punto, Claudio Cressati, presidente di Confagricoltura Fvg (4mila aziende aderenti che rappresentano il 40 per cento della superficie agricola e l’80 per cento dei dipendenti agricoli regionali), ha sottolineato come l’organizzazione professionale, esasperata dal malfunzionamento dell’Agenzia, nei mesi scorsi l’avesse già diffidata e messa in mora due volte e poi ha aggiunto: «La situazione dei ritardi nei pagamenti e dell’inefficienza di Agea va risolta una volta per tutte. Il suo malfunzionamento non solo penalizza direttamente le nostre aziende agricole che ricevono i finanziamenti con molto ritardo, ma le rende anche meno competitive nei confronti dei concorrenti degli altri Paesi europei. In più, la burocrazia rende assai lenta l’applicazione delle misure del Psr, tanto attese dalle aziende professionali. Non ci stancheremo mai di chiedere di semplificare e snellire le procedure – ha concluso il presidente -, sul modello del Testo Unico per la viticoltura, in fase avanzata dell’iter parlamentare e su quello del Fondo di rotazione regionale».
Nella sua relazione, Cressati ha pure chiesto un’azione decisa in difesa delle Ribolla gialla che deve rimanere un vitigno esclusivamente regionale.
All’incontro hanno portato il loro contributo Vincenzo Lenucci, direttore dell’area economica e centro studi di Confagricoltura e Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, membro della Giunta esecutiva dell’organizzazione.
Studio Giornalisti
Adriano Del Fabro
Pubblicato il 21 luglio 2016