Per caso e per passione
Giacomo Scotti – L’autobiografia del più noto scrittore italiano nei territori della ex Jugoslavia.
«La base britannica RAF nel mio paese, Saviano, alle porte di Napoli, era sistemata nell’edificio delle scuole elementari. Avevo sedici anni e lì facevo un po’ di tutto: lavoravo in cucina, facevo le pulizie nelle baracche, trasportavo i bidoncini della benzina da versare ogni mattina nei serbatoi degli automezzi, continuamente pungolato dalle parole di disprezzo dei miei datori di lavoro in uniforme. Non lo sopportavo.
Così un giorno mi presentai sul lavoro con incollata sul petto una scritta che diceva: “Sono comunista.” Ero diventato un contestatore. Il mio gesto fece scalpore fra la gente del paese. Gli inglesi, invece, se la risero.
Qualche settimana dopo presi contatto con la Federazione giovanile comunista italiana, ne ricevetti la tessera e il distintivo. Pensavo di essere diventato una persona importante, invece mi ero messo nei guai.»
Giacomo Scotti mette finalmente mano alla valigia dei ricordi e racconta la sua incredibile vicenda biografica di giovane italiano del Sud finito a vivere, per caso e per convinzione, nella Jugoslavia del secondo dopoguerra. L’Italia, la Jugoslavia, oggi la Croazia e di nuovo l’Italia, tre mogli, numerosi figli, il carcere, un altro carcere, poi un altro carcere ancora, e sempre l’impegno perché due popoli divisi dalle dolorose vicende del Novecento si parlassero e si conoscessero.
Giacomo Scotti, nato a Saviano (Napoli) nel 1928, vive fra Fiume (Croazia) e Trieste. Giornalista, saggista e scrittore, ha pubblicato con Lint diversi volumi, fra i quali ricordiamo “I pirati dell’Adriatico”, “Lissa 1866. La grande battaglia per l’Adriatico”, “Lupi di mare sotto le vele” e da ultimo “Il gulag in mezzo al mare. Nuove rivelazioni su Goli Otok”.
Comunicato stampa con preghiera di diffusione ricevuto da:
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