Viagra naturale?
Il cocomero è un alimento tipico della stagione estiva e le sue proprietà sono simili al viagra.
Cocomero che passione!
Estivo, allegro, perfino buffo nelle sue dimensioni esagerate e nei suoi colori a contrasto, l’anguria o cocomero (Citrullus lanatus) è invece un serissimo aiuto per la salute.
Appartiene alle Cucurbitaceae come il melone e il cetriolo e come i suoi “fratelli” è ricchissimo d’acqua, ma non è solo la sua innegabile capacità di dissetare (con sole 30 kcal per 100 g) a renderlo interessante.
Il suo bel colore rosso, per esempio, è dovuto alla presenza di carotenoidi, che combattono i temuti radicali liberi.
E fra questi spicca il licopene, lo stesso che ritroviamo nel pomodoro ma che nel cocomero è presente addirittura in concentrazione doppia.
Perché è così importante?
Non è solo un potente antiossidante, ma anche un alleato nella prevenzione di vari tipi di tumore: gli studi incoraggianti si concentrano principalmente sull’alimentazione ricca di licopene correlata a una diminuzione di cancro alla prostata e al seno e anche a polmoni, endometrio, intestino.
E non è tutto: la citrullina contenuta in questo frutto ha due importanti effetti.
- Da una parte aiuta a proteggere il sistema cardiovascolare e quello immunitario.
- Dall’altra agisce come vasodilatatore, ma prima di considerarlo un Viagra naturale c’è da aggiungere che servirebbero molte fette di cocomero!
Torniamo agli effetti più conosciuti del cocomero: quello dissetante, dovuto sì, come già accennato, alla grande quantità di acqua, ma anche alla presenza di vitamine e sali minerali che ne fanno un ottimo pronto soccorso nei momenti di caldo sfiancante.
Contiene, in particolare, vitamine A, B1, B6, C, magnesio e potassio.
Un mix perfetto per un frutto che, oltre a dissetare, aiuta anche a depurare l’organismo (senza però disperdere i sali) e a combattere la cellulite.
Per finire, è tollerato da chi soffre di colon irritabile e – anche se non deve essere mangiato in abbondanza dai diabetici – migliora la sensibilità dell’insulina: un piacevole e utilissimo frutto, insomma, e forse non sbagliavano gli antichi Egizi a venerarlo tanto da metterlo nelle tombe dei faraoni.
Fonte: growtheplanet.com >>>