Sinagoga di Verona
La sinagoga di Verona, edificata nel 1864, sorge in via Rita Rosani, nell’area dell’antico ghetto.
È un esempio integro di sinagoga ottocentesca dell’emancipazione.
La crescita demografica della comunità ebraica di Verona nell’Ottocento richiese la costruzione di una grande singagoga. Nell’epoca di libertà dell’emancipazione il luogo di culto è chiaramente identificabile dall’esterno con una facciata monumentale, che pur risulta sacrificata dalla strettezza della via. Il portale è incastonato in una sorta di grande arco trionfale marmoreo decorato da sei riquadri a bassorilievo con simboli ebraici e sormontato dalla Tavole della legge.
L’interno è grandioso (doveva ospitare più di mille persone) e conserva integri gli arredi e le decorazioni ottocenteschi. L’aron è sulla parete di fondo con davanti la tevah, separati dalla platea da un balaustra, secondo lo schema tipico nelle sinagoghe ottocentesche. Il matroneo è collocato al piano superiore e si affaccia sulla parete di ingresso e sul lato destro, sorretto da colonne.
Il tempio è oggi chiaramente sovradimensionato rispetto alle dimensioni attuali della comunità e perciò raramente in uso. Recenti interventi di restauro nel 2002 ne hanno garantito il buono stato di preservazione.
COMUNITA’ EBRAICA DI VERONA
La comunità ebraica di Verona è una delle più antiche e importanti di Italia.
È oggi una delle 21 comunità ebraiche riunite nell’UCEI, Ha sede in via Portici 3.
È difficile datare la presenza ebraica nella città di Verona. Certamente erano presenti ebrei nel X secolo, tanto che nel 965 il vescovo veronese, come conseguenza di una disputa teologica, ne causò l’espulsione.
Si trovano nuove tracce documentali della loro presenza nei territori circostanti la città ancora alla fine del XII secolo. I nomi riportati in questi documenti fanno pensare che l’origine di questi ebrei fosse germanica e quindi di rito askenazita.
Fonte: wikipedia