Parco Naturale del fiume Sile
Il Parco Naturale Regionale del fiume Sile si estende su una superficie di 4.152 ettari, compresa all’interno di 11 territori comunali distribuiti nelle province di Padova, Treviso e Venezia.
L’area delle sorgenti si trova tra Casacorba di Vedelago (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Padova) originando il più lungo fiume di risorgiva d’Italia: 70 km circa da Casacorba di Vedelago (Treviso) a Portegrandi di Quarto d’Altino (Venezia), la foce naturale nella Laguna di Venezia, prima dello scavo del “Taglio del Sile”.
Fin dai tempi più remoti il clima mite dell’area, la navigabilità delle acque, la vicinanza con il mare, la copiosità di risorgive e la ricchezza boschiva del territorio circostante (il paesaggio, per quanto simile, non era comunque quello attuale) attraggono al Sile popolazioni che si fermano lungo le sue rive.
Questa l’introduzione che si legge nel sito del Parco >>>
Nel sito sono precisate le finalità
Le finalità del Parco naturale regionale del fiume Sile sono quelle indicate dall’art.2 comma 1 della l.r. .28 gennaio 1991 n.8 sono le seguenti:
a) la protezione del suolo e del sottosuolo, della flora, della fauna, dell’acqua;
b) la protezione e la valorizzazione del bacino idrografico nella sua funzione di risorsa idropotabile;
c) la tutela, il mantenimento, il restauro e la valorizzazione dell’ambiente naturale, storico, architettonico e paesaggistico considerato nella sua unitarietà, e il recupero delle parti eventualmente alterate;
d) la salvaguardia delle specifiche particolarità antropologiche, idrogeologiche, geomorfologiche, vegetazionali e zoologiche;
e) la fruizione a fini scientifici, culturali e didattici;
f) la promozione, anche mediante la predisposizione di adeguati sostegni tecnico-finanziari, delle attività di manutenzione degli elementi naturali e storici costituenti il Parco, nonchè delle attività economiche tradizionali, turistiche e di servizio compatibili con l’esigenza primaria della tutela dell’ambiente naturale e storico;
g) lo sviluppo socio-economico degli aggregati abitativi e delle attività esistenti entro il perimetro del Parco, compatibilmente per le esigenze di tutela, con particolare riferimento alle attività connesse all’agricoltura e piscicoltura, che concorrono a determinare il paesaggio agricolo e fluviale, creando migliori condizioni abitative e di vita per le collettività locali;
h) la promozione e la disciplina delle funzioni di servizio per il tempo libero e di organizzazione dei flussi turistici.
Fondato nel 1991, il Parco Naturale del Fiume Sile misura complessivamente 3000 ettari ed è caratterizzato dalla copiosità di risorgive nonché dalla ricchezza boschiva del territorio circostante. Il fiume Sile nasce a Vedelago (Tv) e compie un percorso di 95 km che lo porta a sfociare prima nella laguna di Venezia ed infine nel Mare Adriatico: si tratta del fiume di risorgiva più lungo d’Europa.
Il Parco Naturale del Sile sorge proprio qui lungo il tracciato di questo unico e particolare fiume di risorgiva ed è ricco di fontanili, piccoli laghi, paludi e boschi, ma pure di ville nobiliari, mulini – Treviso di fatto era soprannominata il ‘Granaio della Repubblica’ – e fornaci a testimonianza della presenza e delle opere idrauliche che la Serenissima realizzò fra XV e XVIII secolo (ma sono stati rinvenuti anche reperti di un’importante cultura palafitticola).
A partire dalle sorgenti fino ad arrivare all’Oasi di Cervara troviamo un ecosistema unico che conta numerosi piccoli animali ma anche piante acquatiche, canneti, arbusti ed anche vegetazione forestale: luogo ideale per respirare la natura godendosi una passeggiata lungo gli argini o un’escursione in barca.
Il primo tratto del del fiume, sopra Treviso, è quello più interessante sotto l’aspetto naturalistico perché vi si evidenzia il fenomeno delle risorgive, poi cambia ed è possibile percorrere le rive tramite percorsi ciclabili. Procedendo verso il mare, si trovano ex cave trasformate in laghetti e ambienti creati ad hoc dove si possono ammirare numerose specie di uccelli acquatici, poi in località Portegrandi il Sile si confonde con le acque della laguna.
Le tappe obbligatorie: le risorgive tra Casacorba e Torreselle, i fontanili, laghetti, aree paludose, pianure torbose, l’oasi di Santa Cristina, Villa Barbaro-Battaglia a Silea, Villa Cervellini a Cedon, Villa Mantovani, Villa Dall’Aglio-Gabbianelli a Lughignano e il Mulino Cervara.