La Marmolada di chi è?
Torna la disputa per la Marmolada, un contenzioso che dura da 45 anni tra Veneto e Trentino.
La notizia e i comunicati stampa dei governatori del Veneto e del Trentino.
Giunta e Consiglio regionale del Veneto sulla Marmolada lunedì 24 settembre 2018, fino a punta Serauta, per ribadire la volontà che una parte del ghiacciaio resti nel territorio della regione Veneto.
La contesa dura da 45 anni, si era placata nel 2002, con l’accordo Dellai-Galan, ma un’atto amministrativo dell’Agenzia per il territorio del 24 maggio scorso ha ridisegnato nuovamente i confini, togliendo al bellunese Rocca Pietore la ‘sua’ parte di ghiacciaio, e facendola ricadere in quello di Canazei territorio Trentino.
Sono già partite le carte bollate, destinazione Tar del Lazio, il Consiglio Veneto, in riunione straordinaria nel museo della Grande Guerra, a oltre tremila metri di quota, ha approvato con 32 voti favorevoli su 35 presenti, una mozione che impegna la Regione a recuperare l’accordo del 2002, non dimenticando che gli antichi confini furono stabiliti nel 1778 tra Repubblica Veneta e Vescovado di Bressanone.
Il comunicato stampa del governatore veneto Luca Zaia
“Purtroppo oggi siamo qui a celebrare la storia di un paese in malora. Dopo 45 anni di cause e scartoffie per un presunto problema che non dovrebbe esistere, l’ufficio complicazione affari semplici ha colpito di nuovo. Ricorriamo convinti delle nostre buone ragioni contro una rideterminazione di confini da parte dell’Agenzia del Territorio che disattende anche il famoso Decreto Pertini del 1982 e il solenne Protocollo d’Intesa siglato nel 2002 tra Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento e i Comuni interessati”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo in apertura dei lavori del Consiglio regionale straordinario, convocato in Marmolada per difendere la parte veneta del ghiacciaio, trasferita in competenza a Trento da un atto amministrativo dell’Agenzia del Territorio.
“E’ anche singolare – ha fatto notare Zaia – come questa Agenzia sia intervenuta modificando i confini mentre è ancora pendente al Tar il nostro ricorso contro la decisione presa da Canazei nel gennaio 2017 di disconoscere il Protocollo del 2002. Sia chiaro a tutti – ha incalzato il Governatore – che della Marmolada non è fregato a nessuno finchè non sono arrivati gli impianti e le piste, e solo dopo è cominciato il valzer di carte e scartoffie. Sono un inguaribile ottimista – ha aggiunto Zaia – e spero si possa aprire una nuova fase di dialogo con gli amici trentini, come fu nel 2002. Certo è che, se si tratta di una questione di business, un accordo non si troverà mai, se invece ragioniamo di storia e identità, lo si trova subito. La partita non è chiusa, e la mozione in discussione oggi, che mi auguro sia votata all’unanimità, non è aria fritta, ma l’avvio della difesa dei diritti dei veneti e dei bellunesi”.
Non è mancato, nell’intervento del Governatore, il riferimento alle storie di eroismo vissute su questa montagna: “oggi portiamo quassù anche, ancora una volta, il ricordo dei caduti della guerra e delle sofferenze che gli uomini in divisa patirono su questi territori impervi. In fondo, questa assurda battaglia sui confini è un oltraggio alla loro memoria.
Allargando il ragionamento ai temi della montagna, Zaia ha rivendicato alla sua Giunta la massima attenzione alle necessità delle terre alte: “Alcuni sembrano non accorgersene – ha detto – ma se oggi si parla di Montagna è per il nostro impegno. Qualcuno ha mai sentito palare – si è chiesto – di mondiali di Sci a Cortina 2021? Della candidatura alle Olimpiadi 2026? Dell’elettrificazione ferroviaria? Del Treno delle Dolomiti?. Nei fatti, non a parole, per noi la Montagna è sinonimo ed elemento di promozione e di identità”.
Comunicato stampa N° 1402 del 24/09/2018
Il comunicato stampa del governatore trentino Ugo Rossi
Veneto faccia politiche montagna. La recente sentenza ha solo confermato una ovvietà.
(ANSA) – TRENTO, 24 SET – “I confini sono una cosa seria. Da che mondo è mondo i confini passano sulle creste di montagna. La recente sentenza non ha fatto altro che confermare questa ovvietà”. Lo afferma il governatore trentino Ugo Rossi, in riferimento alle nuove polemiche con la Regione Veneto sulla Marmolada.
Secondo Rossi, “le Dolomiti sono un bene di tutti che possiamo anche gestire insieme”. “Credo – aggiunge – sia più importante per le vallate venete fare politiche della montagna, come si fanno in Trentino e in Alto Adige”. “Sarebbe, inoltre, ora e tempo che il Veneto esaminasse e approvasse la nostra proposta di protocollo d’intesa sulle attività di valorizzazione e di recupero dell’area della Marmolada e del passo Fedaia che fin dall’inizio dell’anno scorso giace negli ufficio della regione Veneto, senza che ci sia stata risposta”, conclude il presidente della Provincia autonoma di Trento.