Chioggia
Chioggia si trova su una piccola area peninsulare adriatica fra la Laguna Veneta ed il Delta del Po, a circa metà strada tra Venezia e Ferrara, e a circa 50 km da Padova e Rovigo, con le cui province il comune confina direttamente. Con la vicina Sottomarina forma il corpo urbano cittadino.
A Chioggia, più precisamente nelle frazioni di Sottomarina e Isolaverde, è presente un lido. La spiaggia di Sottomarina si estende dalla bocca di porto di Chioggia, fino alla foce del fiume Brenta, mentre la spiaggia di Isolaverde si estende dalla foce del fiume Brenta fino alla foce del fiume Adige. Lungo tutta la spiaggia vi sono rinomati stabilimenti balneari, i quali sono una risorsa economica per la città. La spiaggia è raggiungibile mediante il Lungomare Adriatico, una lunga via che consente di proseguire da Viale Mediterraneo verso gli stabilimenti balneari e le vie interne.
Carlo Goldoni – che abitò per alcuni anni a Palazzo Poli – ha ambientato in questa città una delle sue commedie più conosciute, Le baruffe chiozzotte, rappresentata per la prima volta al Teatro San Luca di Venezia nel 1762.
Così lo stesso Goldoni la descrive nella prefazione alle Baruffe:
« Chiozza è una bella e ricca città venticinque miglia distante da Venezia, piantata anch’essa nelle Lagune, isolata ma resa Penisola per via di un lunghissimo ponte di legno, che comunica colla Terraferma. Ha un Governatore con il titolo di Podestà, ch’è sempre di una delle prime Case Patrizie della Repubblica di Venezia, a cui appartiene. Ha un Vescovo colà trasportato dall’antica sede di Malamocco. Ha un porto vivissimo e comodo e ben fortificato. Evvi il ceto nobile, il civile ed il mercantile. Vi sono delle persone di merito e di distinzione. Il Cavaliere della città ha il titolo di Cancellier Grande, ed ha il privilegio di portare la veste colle maniche lunghe e larghe, come i Procuratori di San Marco. Ella in somma è una città rispettabile. »
(Carlo Goldoni, Le baruffe chiozzotte)
Il centro storico di Chioggia, se osservato dall’alto, appare a forma di lisca di pesce.
La città viene denominata la Piccola Venezia per le caratteristiche urbanistiche della zona antica molto simile a quella di Venezia, il capoluogo veneto a cui la città è collegata da linee di battelli privati e dell’ACTV.
A Chioggia – sorta di isola collegata alla terraferma da poche strade rotabili – sono presenti, quindi, al pari di Venezia, calli, campi e canali. Il principale – dal punto di vista turistico, per la tipicità dei palazzi e delle chiese che vi si affacciano – è il citato Canal Vena, attraversato da nove ponti, per molti versi simili a quelli presenti a Venezia.
Il più imponente è il Ponte Vigo che chiude il canale a ridosso della laguna conducendo alla piazza omonima prospiciente la stazione dei battelli diretti a Pellestrina e nella quale troneggia un’alta colonna sormontata dal leone marciano, simbolo dell’orgoglio veneto ma ironicamente chiamato dai veneziani el gato (il gattone) perché di dimensioni molto inferiori a quelle del leone di Venezia, causa di forti litigi, le famose “baruffe”, tra veneziani e chioggiotti, questi ultimi ritenendosi offesi dal disprezzo che tale appellativo preclude.
Gli altri canali che attraversano o racchiudono perpendicolarmente Chioggia sono il Canal Lusenzo, a sud, il Canal Lombardo, a ovest, e il Canale San Domenico, a est. La parte più esterna della città viene chiamata Riva Mare anche se in realtà non si affaccia sulla laguna; il nome deriva dalla sua posizione protesa, appunto, in direzione del mare.
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