Castelli di Giulietta e Romeo
Questa mattina ci reca una buia pace, e il sole in segno di lutto, non si affaccerà.
Alcuni saranno perdonati, altri puniti. Mai una storia è stata di tanto dolore quanto questa di Giulietta e del suo Romeo.
(Shakespeare)
LA STORIA
La particolare posizione geografica di questi rilievi, che permette di dominare l’area compresa tra i Colli Berici e le colline delle valli di Chiampo e dell’Agno, fu considerata interessante sin dalla dominazione romana.I romani, probabilmente, furono i primi ad edificare delle torri di osservazione, sfruttando la posizione strategica delle sommità.
Le prime voci storiche, che ci parlano di un castello costruito su queste colline, risalgono all’anno 1000. Ed i primi signori di Montecchio, e del castello, furono i Bongiudei. Per successione poi passò alla casata dei Pilei, di origine tedesca, per oltre due secoli.In questo periodo si svolsero aspre lotte contro Ezzelino da Romano, dominatore di gran parte dei territori veneti.Nel 1207 i due signori concordarono un patto di pace, che si rivelò solo un breve periodo di tregua.Ezzelino, grazie all’appoggio del suocero, l’imperatore Federico II, costrinse i Pilei alla resa.
Duecento saraceni furono lasciati a guardia e difesa delle fortezze.
Nel frattempo Uguccione Pileo riuscì a ripristinare il proprio esercito, e sconfiggere i saraceni.
Ezzelino rispose con un attacco cruento, distrusse le rocche e fece uccidere tutta la famiglia dei Pilei.
Quel che rimase del castello passò, nel 1314, alla Signoria Scaligera.
Nel corso della guerra Veneto – Scaligera, che terminò nel 1339, il castello fu completamente distrutto, ed i vincitori imposero agli Scaligeri di non ricostruirlo.
L’edificazione degli attuali castelli iniziò nel 1354 da parte di Cangrande II della Scala signore di Verona. E’ a questo periodo che si riferisce la storia di Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi.
Dai Signori di Verona passarono ai Visconti Signori di Milano.
Ma, nel 1404 i cittadini di Montecchio accettarono spontaneamente la protezione della Serenissima Repubblica di Venezia.
I castelli nella loro completezza erano collegati da mura di cinta, la superficie interna era di circa 15 ettari (corrispondenti alla misura locale di 40 campi vicentini), su cui sorgevano costruzioni in legno e pietra, dove venivano ospitati soldati e cittadini in caso di attacco bellico.
Il 1514 fu l’anno di una ulteriore distruzione dei castelli, ordinata da Bartolomeo D’Alviano, con preciso intento che non potessero servire ad altri invasori per scopi bellici. Era il periodo della guerra della Lega di Cambrai.
La pace vera per i castelli arrivò nel 1742, quanto fu lo stesso comune di Montecchio Maggiore ad acquistarli.
Il vero intervento di ristrutturazione iniziò solo nel 1936, e dopo la II guerra mondiale partì il progetto di valorizzazione turistica.
Nel corso degli ultimi decenni sono state varie le opere di mantenimento e ristrutturazione.
Da segnalare la Chiesetta della Madonna degli Alpini che sorge tra i due castelli, fu costruita tra il 1943 ed il 1945, da un reduce del fronte russo, per un voto fatto mentre era in guerra.
CASTELLO DI BELLAGUARDIA o del COSTO
Questo è il castello di Giulietta.
Occupa la parte più alta della collina, e domina il paese di Montecchio, ma soprattutto le vie di accesso.
Infatti, il nome di “bellaguardia” è di origine longobarda e significa “luogo di osservazione”.
Si sviluppa su una superficie di oltre 1.500 mq, la torre è di circa 20 metri di altezza.
All’interno è stato costruito un ristorante ed una bellissima terrazza da dove ammirare un ampio panorama.
Al primo piano si possono ammirare i pannelli affrescati di Pino Casarini, 12 scene che narrano la storia di amore di Giulietta e Romeo, ed i due ritratti, uno del Conte Luigi da Porto e l’altro di William Shakespeare.
CASTELLO DELLA VILLA
E’ il castello di Romeo, bellissimo esempio di architettura militare trecentesca.
Sorge più in basso rispetto a quello di Giulietta, ma parliamo di una differenza di appena 20 metri sul livello del mare.
Il castello di Giulietta è a 254 metri sul livello del mare, mentre quello di Romeo a 234.
La superficie è di 1.850 mq e la torre e di 22 metri, dalla sua terrazza si domina tutto il territorio circostante.
In estate al suo interno si svolgono varie manifestazioni culturali, mentre il mastio è riservato per esposizioni artistiche di vario genere.
LA LEGGENDA
Durante una battaglia, della guerra della Lega di Cambrai, il Conte Luigi da Porto rimane gravemente ferito e si ritira nella sua villa di Montorso Vicentino, un piccolo paese nelle vicinanze di Montecchio Maggiore.
Impiega il suo tempo per raccogliere in uno scritto quello che le voci narrano, della storia d’amore di due giovani.
Lei Giulietta Capuleti, lui Romeo Montecchi e le loro famiglie si odiano.
Cangrande della Scala, signore di Verona, nel tentativo di lenire questo odio profondo, ordina che i responsabili di queste famiglie si occupino delle rocche di Montecchio Maggiore.
E’ un tentativo e tale rimane.
I due giovani coronano il loro sogno d’amore, aiutati da frate Lorenzo, il confessore di Giulietta.
Ma, gli eventi continuano ad avversare il loro sentimento. Romeo fugge a Mantova, dopo aver ucciso in duello Tebaldo, cugino dell’amata.
La conclusione di questa passione è davvero drammatica.
Giulietta non può star lontana da Romeo, finge, quindi, la morte grazie ad un narcotico… la magica pozione.
Romeo la vede, ma non sa che il decesso è solo simulato, decide di raggiungerla e si avvelena.
E mentre Romeo muore, Giulietta si risveglia.
Le loro labbra sono ancora calde, quando si baciano per l’ultima volta.