Castello di Alboino
Silenzioso e severo appare il castello “di Alboino”, signore incontrastato della cittadella e vigile custode del centro storico.
È così chiamato perché, secondo la tradizione, la sua costruzione
sarebbe legata alla riedificazione di Feltre ad opera dei Longobardi; ciò, tuttavia, non è avvalorato dai recenti sondaggi archeologici che datano la torre principale (il mastio) intorno all’anno Mille.
Strategico presidio militare, dal quale si controllavano gli accessi alla città e al territorio circostante, il complesso del castello era formato da una doppia cortina di mura e da quattro torri angolari, di cui oggi rimangono la torre dell’Orologio, ossia l’antico ingresso, che si aggetta su piazza Maggiore, e il maestoso mastio soprannominato dai feltrini torre “del Campanon”.
La torre, punto nevralgico di avvistamento e di comunicazione, era inserita in un’efficace rete di collegamenti ottici, che controllavano l’intera vallata. Da qui, inoltre, si sosteneva l’ultima difesa in caso di attacco nemico. Con il passare del tempo essa ha perso via via l’originaria funzione militare19
divenendo l’emblema della città. Una breve salita sterrata o pochi scalini acciottolati conducono alla sommità del colle. Qui, la vista dei tetti rossi e dei cortili terrazzati del sottostante borgo rinascimentale placidamente accoccolati, delle distese pianeggianti occupate dai nuovi insediamenti, dei paesi adagiati lungo i declivi dei colli, dei monti all’orizzonte contribuisce a rinvigorire il corpo affaticato dalla passeggiata.
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(Fonte: musei.comune.feltre.bl.it)
Feltre – Belluno