Cardinali e arte, Venezia e Roma
Appuntamento giovedì 30 aprile con Caterina Furlan, la critica d’arte friulana.
Presenta a Pordenone l’ultimo libro, scritto a quattro mani con la ricercatrice Patrizia Tosini.
I rapporti tra Venezia e Roma: i cardinali tra arte e committenza
Un confronto a distanza, tra Venezia e Roma, che traccia la storia europea del Cinquecento, raccontata da uno speciale punto di vista, quello dell’arte e del mecenatismo. La critica d’arte pordenonese Caterina Furlan, professoressa all’università di Udine, torna in libreria con uno speciale volume scritto assieme a Patrizia Tosini, ricercatrice di storia dell’arte all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. “I cardinali della Serenissima. Arte e committenza tra Venezia e Roma (1523-1605)” è il volume edito nel 2014 per Silvana Editoriale, che Caterina Furlan presenterà giovedì 30 aprile alle 18,30 a Pordenone nel corso di un appuntamento organizzato dall’Accademia San Marco di Pordenone, a palazzo Gregoris sede della Storica Società Operaia di Pordenone, con il sostegno di FriulAdria Crédit Agricole.
Forte di 720 pagine, l’opera si concentra nel periodo che conduce dal papato di Clemente VII a quello di Clemente VIII, un’epoca fondamentale nella storia dell’arte mondiale: furono gli anni del Giudizio Universale di Michelangelo, ma anche del Sacco di Roma quando numerosi artisti romani trovarono ospitalità a Venezia. E proprio sulla relazione tra queste due città, centri culturali cruciali nella storia europea del Cinquecento, si concentra il libro, focalizzandosi sul ruolo che i cardinali veneziani svolsero nella promozione del mecenatismo e dei rapporti tra la Serenissima e Roma. Il sedicesimo secolo fu il più significativo per le relazioni artistiche tra le due città.
In questo volume le due autrici prendono in esame le iniziative portate avanti sia nella Repubblica veneta sia nello Stato pontificio disegnando il profilo di quei porporati che distinsero nel mecenatismo e nel collezionismo dell’arte, di cui offrono un quadro generale delle committenze, delle strategie abitative, della celebrazione in ritratti e medaglie e delle sepolture.
Il libro nasce da uno studio e da una ricerca capillare e si struttura in tre sezioni: la prima è imperniata sugli esponenti delle più eminenti famiglie veneziane “papaliste”, ovvero i Corner, i Grimani e i Pisani. La seconda parte è dedicata al contesto lagunare; la terza si focalizza sull’ambiente romano scoprendo le dimore cittadine dei porporati veneziani a Roma.
Caterina Furlan è professore ordinario di Storia dell’Arte moderna dell’Università di Udine. Si è lungamente occupata del Cinquecento pittorico, approfondendo in particolare artisti come Giovanni de’ Ricamatori (più conosciuto come Giovanni da Udine) e Giovanni Antonio de’ Sacchis (Il Pordenone). Interessata anche alla critica d’arte ha curato la terza edizione della “Storia delle belle arti friulane” di Fabio Maniago e pubblicato una raccolta di saggi sulla storiografia artistica e il collezionismo in Friuli dal Cinquecento al primo Novecento (entrambi per l’editore Forum di Udine). Nel 1993 l’Accademia San Marco le ha conferito il Premio San Marco per i meriti acquisiti come ricercatore nell’ambito della Cultura. Co-autrice del saggio è Patrizia Tosini, che da oltre vent’anni si occupa di arti figurative a Roma e nel Lazio nell’età della Controriforma e delle relazioni artistiche tra Italia settentrionale e centrale.
L’ingresso è gratuito.
Per informazioni:
- Accademia San Marco, 0434.523269, www.accademiasanmarco.it
Comunicato stampa inviato da Valentina Silvestrini