Àgordo e la leggenda del lago
Àgordo si trova nella provincia di Belluno in Veneto.
Costituisce il centro principale dell’Agordino all’interno della valle del Cordevole.
Fu grande centro minerario con le Miniere di Valle Imperina e con la scuola mineraria istituita dal 1867.
Vi nacque Tito Livio Burattini famoso matematico.
La legge 482/1999 ha riconosciuto i comuni dell’Agordino come zona a minoranza linguistica Ladina.
In merito all’origine del nome, secondo Giovan Battista Pellegrini il toponimo nasconde un nome personale longobardo, forse Agihard, sebbene si noti una discordanza tra l’accento attuale e quello del suffisso -hàrd.
L’abitato di Àgordo si estende in una conca tra i monti della Catena del San Sebastiano, l’Agnèr, la Moiazza, il monte Celo, le Pale di San Lucano, i Monti del Sole, nella valle del torrente Cordevole.
I monti compresi nel comune sono tuttavia solo due: la Moiazza, e in particolare le cime Sud (2878 m), Nord (2865 m), Cima dei Nali (2776 m), la Cattedrale (2558 m), la Pala del Belia, Cima delle Nevere (2621 m), il ramo delle Torri del Camp; la parte sud-est del Framónt, nello specifico Mont Alt (2181 m) e il Corno (2186 m).
Nel comune si trovano diversi colli:
- il Col di Foglia (Còl de Fóia, 752 m), a sud dell’abitato;
- il Col de Diegol (1200 m), sopra la località di Colvignas;
- il Col Martinèl (1582 m) sotto il Framont,
- i colli di Lantrago, sulla cui cresta passa il confine con il comune di La Valle Agordina.
La leggenda del lago
Si narra che in un tempo remoto, ove oggi sorge la città di Agordo, vi fosse un enorme lago navigato da piccole barche.
Un giorno accadde che una famiglia, padre e madre con il piccolo figlioletto, si portò al centro del lago.
Disgraziatamente il loro piccolo si sbilanciò, e fu subito risucchiato dalle profonde acque.
I genitori non ebbero altro modo di salvare il bambino, e iniziarono ad evocare l’aiuto dei santi del paradiso.
In particolar modo pregarono affinché San Martino venisse loro in aiuto, e così fu.
Il santo, sfoderata la spada inflisse un violento colpo sulle rocce a sud che disgregandosi aprirono un varco e le acque iniziarono a scorrere verso valle liberando il bacino.
In fondo al lago ecco riaffiorare sano e salvo il figlio.
Questa, sebbene leggenda, presenta qualche verità nel fatto che anticamente esistesse l’enorme lago.
Sono stati infatti rinvenuti terrazzi alluvionali a quote superiori all’attuale corso del torrente Cordevole a testimonianza che in quei punti in passato vi era acqua ferma.
Le ricerche geologiche sui terreni analizzati dimostrano che il lago di Agordo esisteva fra il 3800 e il 4000 a.C., e che la sua durata fu di circa 6 o 7 secoli.
Si suppone che la sua formazione sia stata causata da una frana caduta in corrispondenza della gola dei Castéi, che ostruì il normale corso del Cordevole.
Nei secoli poi, il normale disgregarsi della roccia, liberò questo sbarramento e l’acqua defluendo lasciò libera la conca dove oggi sorge la città.
Fonte wikipedia
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