Val Venosta
La Val Venosta è una valle dell’Alto Adige occidentale.
Il nome:
- in tedesco Vinschgau o Vintschgau
- in ladino Val Venuesta
- in romancio Vnuost
Il comprensorio Val Venosta-Vinschgau si compone di 13 comuni:
- Castelbello-Ciardes – Kastelbell-Tschars
- Curon Venosta – Graun
- Glorenza – Glurns
- Laces – Latsch
- Lasa – Laas
- Malles Venosta – Mals
- Martello – Martell
- Prato allo Stelvio – Prad am Stilfserjoch
- Silandro – Schlanders
- Sluderno – Schluderns
- Senales – Schnals
- Stelvio – Stilfs
- Tubre – Taufers im Münstertal
I due distretti comprensoriali sono la Media Venosta (capoluogo Silandro) e l’Alta Venosta (capoluogo Malles). Nel comprensorio c’è solo una città (Glorenza) e quattro comuni mercato (Silandro, Malles Venosta, Laces, Prato allo Stelvio).
Dal Passo di Resia, dove nasce l’Adige, arriva fino alle porte di Merano, costituendo il lembo più occidentale della provincia di Bolzano.
Confina a nord con l’Austria, a ovest con la Svizzera, a sud con la Lombardia ed il Trentino e ad est con il Burgraviato.
La valle è prima in direzione nord-sud, poi (da Sluderno) in direzione ovest-est. È sormontata dal Gruppo dell’Ortles a sud-ovest e dalle Alpi Venoste a nord-est. L’Ortles (3.906 m s.l.m.) tra le valli di Solda e Trafoi (comune di Stelvio) è la montagna più alta del Trentino-Alto Adige. Ai suoi piedi si trova il Passo dello Stelvio (2.760 m s.l.m.) con la nota strada panoramica particolarmente importante per la storia del ciclismo su strada.
La Venosta è la zona con meno precipitazioni delle alpi orientali. Caratteristico è il monte Sole (Sonnenberg), sul versante meridionale delle Alpi Venoste, che mostra un clima arido-stepposo e una vegetazione unica in tutto l’arco alpino. Solo dal dopoguerra in poi una politica di riforestazione ha cambiato volto a gran parte di questo territorio, anche snaturandolo per via della preferenza accordata a una monocoltura di pino nero, estraneo alla vegetazione autoctona.
Secondo una leggenda che ancora oggi viene presa per vera da molti venostani, ma chiaramente smentita dagli storici, il monte Sole sarebbe stata anticamente ricoperte di vaste foreste di querce, che sarebbero state tagliate per fornire il legname necessario alla costruzione di Venezia. (…)
STORIA
La Val Venosta durante il XV e XVI secolo fu “svizzera”, infatti, dal 1415 a circa il 1570, fece parte della Repubblica delle Tre Leghe, che divenne l’attuale cantone svizzero dei Grigioni nel 1803.
Fino al primo ‘800 specialmente nell’Alta Val Venosta la lingua della popolazione era ancora il romancio e gli scambi culturali più intensi avvenivano con le valli svizzere di Monastero e dell’Engadina, dove si parlava la stessa lingua. Tuttavia, gli abitanti di queste valli si erano convertiti al protestantesimo e questo portò il governo asburgico a politiche di germanizzazione forzata della Venosta a partire dall’epoca della Controriforma. L’eredità ladina si rispecchia ancora in molti vocaboli del dialetto locale, toponimi e cognomi.
Fonte: wikipedia
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