Castello di Brunico
Sorge su un colle e domina la sottostante conca.
Costruito attorno all’anno 1250, rappresenta la prima pietra della cittadina di Brunico, citata in documenti storici sin dal 1256.
Il nome Brunico (in lingua tedesca Bruneck) deriva dal fautore della costruzione del castello: il vescovo di Bressanone conte Bruno von Bullenstätten e Kirchberg.
Sua intenzione era far erigere un maniero a difesa dei propri possedimenti in Val Pusteria, ma in realtà fece nascere una nuova cittadina, che nel corso del tempo divenne il principale centro di tutta la valle.
Il castello è parte importante della città, ora come secoli fa, e le cronache cittadine testimoniano che tra le sue mura ospitò nomi illustri, come l’Imperatore Massimiliano I e l’Imperatore Carlo V.
Ampliamenti furono effettuati tra il 1323 ed il 1326 con il vescovo Albert von Enna, e tra il 1427 ed il 1437 su ordine del vescovo Ulrich Putsch, mentre fu rinnovato per volontà del vescovo Christoph von Schroffenstein nell’arco di tempo che va tra il 1509 ed il 1521.
Da allora l’aspetto del castello è rimasto quasi inalterato.
La porta elevata del lato nord è murata, ma si può facilmente intuire che un tempo era accesso importante e che la torre fosse abitata.
L’entrata sud, in origine accessibile solo col il ponte levatoio, è costituita da un portale del tardo gotico, e sulla torre sovrastante si nota lo stemma del vescovo Andreas von Österreich, che risale al periodo 1591 – 1600.
Nel 2011 Reinhold Messner ha ottenuto la possibilità di utilizzare un’ala del castello per 20 anni a titolo gratuito, per un’esposizione del suo Messner Mountain Museum. Reinhold Messner.
Da wikipedia
Il castello di Brunico fu fatto costruire nel 1251 dal principe vescovo di Bressanone Bruno von Kirchberg. In quel periodo la diocesi di Bressanone stava perdendo sempre più potere temporale a vantaggio dei suoi avvocati, i conti di Tirolo, e quindi per mantenere il controllo della Contea della Val Pusteria, donatagli nel 1091 dall’imperatore Enrico IV, fu eretto il castello.
Il primo evento storico significativo riguardante il castello, si ebbe nell’aprile 1460 quando il vescovo di Bressanone, cardinale Nikolaus von Kues (più noto con il nome di Nicolò Cusano) dovette rifugiarsi nel maniero. Un’annosa lite con la badessa di Castel Badia, Verena von Stuben, gli aveva inimicato anche Sigismondo d’Austria, allora principe delTirolo. Egli assediò il Cusano con 4000 fanti e 1000 cavalieri nel castello di Brunico, e lo lasciò libero solo dopo che ebbe firmato un trattato contro la sua volontà.
Il castello alloggiò spesso ospiti illustri: quando l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo passò per la val Pusteria diretto ai suoi nuovi possedimenti in Carinzia, vi soggiornò per una settimana, ospite del vescovo Melchior di Bressanone. Nel 1544 i figli dell’imperatore Ferdinando I vi vennero portati al sicuro dalla peste che imperversava nella valle dell’Inn. Nell’aprile del 1552 l’imperatore Carlo V vi si riposò dopo essere fuggito davanti al duca Maurizio I, Elettore di Sassonia. Infine nel 1738 la granduchessa Maria Teresa, futura imperatrice, benché alloggiasse al palazzo Sternbach, fece visita al castello.
Durante l’occupazione franco-bavarese, fra il 1805 e il 1812, il castello fu usato dai militari. Con i cannoni posizionati sul castello e sul colle, i francesi fermarono l’assalto dei contadini in rivolta. Con la restaurazione il castello ritornò al suo legittimo proprietario, il vescovo di Bressanone.
Più recentemente il castello vide ancora una volta un altro potente, l’imperatore Francesco Giuseppe che visitò il maniero durante il suo soggiorno all’hotel Posta di Brunico, in occasione delle grandi manovre militari.
Le stanze vescovili (soggiorno, sale delle conferenze, camera da letto) sono state interamente rinnovate durante l’ultimo restauro del 1900 secondo il gusto del tempo. Sono delle stanze ampie e luminose e danno una vista meravigliosa sulla città di Brunico. Fino agli anni ’50 nei mesi estivi esse ospitavano i vescovi di Bressanone. Nel soggiorno si nota un bel soffitto a cassettoni con lo stemma dei conti/vescovi von Spaur e un pavimento ornato con degli intagli di legno (la data 1900 e le lettere A e S per il vescovo Simon Aichner). Assai belle sono anche le stufe di stucco, una in ogni stanza. I muri sono decorati con pitture in uno stile molto raro per la zona; ad eccezione di un quadro, che raffigura la città di Bressanone, tutti gli altri sono paesaggi di fantasia.
La cappella fu costruita durante l’ultimo restauro del 1900 in stile neogotico. L’altare, un trittico neogotico, è dello stesso periodo. Raffigura cinque scene di vita della Vergine Maria e di Gesù (l’Annunciazione, Maria ed Elisabetta, la nascita di Cristo, Maria con Gesù nel tempio e Gesù tra gli scribi) e in basso scene del Vecchio Testamento (con Adamo ed Eva ne paradiso).
Meritano attenzione anche le finestre di vetro colorato con lo stemma degli Asburgo (l’aquila nera a 2 teste), quello del Tirolo (l’aquila rossa) e lo stemma del vescovo Simon Aichner (l’agnello, l’aquila col pastorale, la freccia e l’ancora), sotto il quale nel 1900 fu restaurato il castello.
Foto di copertina da www.plan-de-corones.com