Basilica del Carmine
La basilica del Carmine si trova in piazza Francesco Petrarca a Padova.
Nell’ottobre del 1960 papa Giovanni XXIII l’ha elevata alla dignità di basilica minore.
Basilica minore è la denominazione onorifica che il papa dà a edifici religiosi cattolici particolarmente importanti.
La Basilica del Carmine fu edificata nel XVI secolo su progetto di Lorenzo da Bologna a partire da una più antica chiesa trecentesca: la sua costruzione iniziò nel 1335, ma la consacrazione risale al 1446.
La costruzione è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli e l’attuale facciata è stata completata nel Settecento.
La facciata originaria prevedeva un loggiato, come testimoniano anche alcuni quadri secenteschi che si trovano all’interno della Basilica, lungo la navata.
Questi dipinti mostrano i miracoli operati dalla Madonna del Carmelo per i Padovani.
La porta principale, che fu fatta nel 1412, ha battenti in legno decorati a formelle quadrate con intaglio a foglia d’acanto.
Il portale, invece, fu completato nel 1737 ed è dominato da tre statue, opera di Tommaso Bonazza (1736).
A fianco della basilica, sulla sinistra, ci sono targhe commemorative dei parrocchiani caduti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale.
Nel piazzale antistante la basilica, si erge una statua di Francesco Petrarca.
L’interno è a unica navata con possenti archi che reggono la cupola, rifatta nel primo dopo guerra, dopo le distruzioni della prima guerra mondiale.
In controfacciata si può ammirare la Annunciazione di Dario Varotari.
Le due acquasantiere in prossimità dell’ingresso sono di Giovanni Bonazza.
Sull’altare maggiore, cui si accede tramite una scalinata, c’è un’immagine della Vergine con Bambino, affresco staccato di Stefano Dall’Arzere: durante la pestilenza scoppiata a Padova nel 1576, i devoti portarono in processione questa immagine dal luogo della città in cui era (dietro il Palazzo del Capitanio, sulla lunetta di un sottoportico) fino alla Basilica; subito la pestilenza cessò.
Ancora oggi viene ricordata questa ricorrenza con la Festa dei Lumini il 2 febbraio.
Nel paliotto è presente un bassorilievo settecentesco che raffigura l’Ultima Cena, mentre sul parapetto dell’organo a sinistra Storie dell’immagine della Madonna del Carmine di Battista Bissoni.
L’abside è adornato con fastose decorazioni di Antonio Noale.
Le pareti in alto sono ricoperte con grandi tele con Santi e fatti dell’Ordine Carmelitano e con Storie dell’Antico Testamento, opere di artisti di metà del XVII secolo.
Il recente restauro delle pareti della navata centrale ha portato alla luce tondi affrescati di stile rinascimentale che rappresentano alcuni Profeti (tra i quali spicca per fattura un michelangiolesco Mosè) e Sibille dell’antichità.
All’interno di una delle Cappelle alla destra della navata centrale c’è la statua della Madonna del Carmine che viene portata tradizionalmente in processione lungo le vie del quartiere ogni anno, il 16 luglio. All’interno delle nicchie laterali sono appesi alcuni ex voto per grazie ricevute.
Altri opere di interesse all’interno della basilica sono:
- Statue realizzate da Giovanni Bonazza, presenti sul terzo altare a destra;
- la pala d’altare del sesto altare a destra, che raffigura la Madre degli Zebedei davanti a Cristo, lavoro del Padovanino;
- Monumento funebre di Tiberio Deciani, giurista insigne, sculture di Francesco Segala, addossato al pilastro destro di sostegno della cupola;
- sagrestia progettata da Lorenzo da Bologna.
- Il pavimento della basilica è in marmi policromi. Dalla chiesa proviene il Polittico De Lazara di Francesco Squarcione, oggi al Museo Civico di Padova.
Adiacente alla basilica, a fianco della Scoletta del Carmine, sorge un chiostro cinquecentesco.
Nella campata coperta dalla cupola, si trovano due cantorie lignee gemelle, entrambe costruite nel XVIII secolo, sopra le quali si trovano due casse barocche d’organo; mentre quella di sinistra è vuota (l’organo ivi collocato, costruito da Gaetano Callido, è stato spostato nella chiesa di San Michele Arcangelo a Ballò nel 1933), quella di destra ospita un organo costruito nel 1877 da Giovanni Battista De Lorenzi.
Alcuni degli avvenimenti che hanno danneggiato la struttura della chiesa nei secoli:
- Nel 1491 crollò il tetto della Basilica a causa di una nevicata e di un terremoto
- Nel 1696 un altro terremoto danneggiò nuovamente la copertura della navata
- Nel 1800 durante uno spettacolo pirotecnico per festeggiare il nuovo papa la cupola bruciò completamente
- Nel 1917 un aereo austriaco incendiò la cupola
- Nel 1944 la cupola fu danneggiata da un bombardamento, come si può leggere su una targa che ricorda l’avvenimento ed è posta sulla facciata.
- La chiesa ha subito gravi danni durante le guerre mondiali, probabilmente perché situata non lontano dalla stazione ferroviaria e dall’antico acquedotto.
Fonte: wikipedia